Wollongong 2022, la provocazione di Peter Sagan: “Magari vincerò il titolo mondiale e poi lascerò il ciclismo su strada…”

Peter Sagan potrebbe ritirarsi dal ciclismo su strada se riuscisse a conquistare il quarto titolo iridato. È la provocazione che, tra il serio e il faceto (come spesso avvenuto in altre dichiarazioni del passato), ha lanciato in un’intervista a Cyclingnews il 32enne slovacco, che tra il 2015 e il 2017 è stato in grado di conquistare per tre volte la maglia iridata (il quinto corridore della storia a riuscirci, l’unico per tre volte di fila). Domenica prossima, il portacolori della TotalEnergies sarà quindi al via della prova in linea dei Mondiali di Wollongong 2022 per puntare alla quarta affermazione e infrangere così il record assoluto di vittorie, un’impresa sicuramente non facile visto il livello degli avversari e considerando la non facile annata dell’ex campione del mondo, che in questa stagione è riuscito ad alzare le braccia al cielo solo in due occasioni.

Magari vincerò il titolo mondiale e poi lascerò il ciclismo su strada… – ha dichiarato Sagan con un sorriso – Se sono là davanti, voglio fare del mio meglio, quindi perché non posso vincere anche questa volta? Ho vinto il titolo mondiale tre volte, quindi perché non quattro?“.

Il 32enne ha poi parlato della sua annata: “Non è stata sicuramente la mia stagione migliore, ma non è stata la mia peggiore e non sono sicuro di doverla ‘salvare’. Non è così che guardo alle mie stagioni o alla mia carriera. Negli ultimi due anni, a causa del Covid-19, ho dovuto fare l’allenamento pre-stagionale tre volte. Mi sono ammalato, mi sono rimesso in forma, poi mi sono ammalato di nuovo e sono tornato in forma. Sono abbastanza resistente, ma sono stati due anni difficili“.

Guardando ai Mondiali, lo slovacco ritiene che avrebbe già potuto conquistare il quarto titolo iridato nel 2019: “Ero in buona forma quel giorno, se non la mia migliore forma in assoluto per i Mondiali. Se non avesse piovuto forte tutto il giorno sarebbe stata una gara molto diversa. In una gara normale avremmo inseguito la fuga e sprintato per la vittoria, e penso che sarei stato là davanti”.

Riguardo alla gara di domenica, l’ex campione del mondo preferisce non sbilanciarsi sui favoriti: “La gente dice che il Belgio è la nazione più forte quest’anno, ma vedremo… Il percorso si adatta a molti corridori e potrebbe andare in molti modi, quindi sarà una gara equilibrata. L’importante è sentirsi bene ed essere là davanti. Se sei lì all’ultimo giro, quando la gara è decisa, tutto può succedere“.

Per Sagan, che da giovane ha corso in mountain bike e che ha sempre guardato alle altre discipline del ciclismo (come dimostra la sua recente partecipazione ai Mondiali MTB di e-bike), questa potrebbe non essere l’ultima rassegna iridata alla quale parteciperà quest’anno. Il 32enne potrebbe infatti essere al via dei Mondiali di Gravel, che si svolgeranno in Italia l’8 e il 9 ottobre: “Voglio concentrarmi sui mondiali su strada e poi eventualmente pensare a correre i campionati del mondo Gravel. È un evento interessante ed è in Italia, dove ho iniziato la mia carriera da professionista, ma si devono combinare molte cose insieme, compresi gli altri miei impegni. Prenderò un Mondiale alla volta“.

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